Perché la sicurezza sul lavoro è importante e cosa bisogna sapere

19.02.2024

In questo articolo cercheremo di analizzare perché è importante seguire le norme e le indicazione del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro 

La sicurezza sul lavoro riguarda la protezione della salute e della vita dei lavoratori, nonché la prevenzione e la gestione dei rischi legati all'attività lavorativa. Si tratta di un tema molto importante, che ha implicazioni sociali ed economiche per i lavoratori, le imprese e il paese. In questo articolo, esamineremo quattro fattori che influiscono sulla sicurezza sul lavoro: la situazione degli infortuni e delle morti in Italia, gli obblighi delle imprese di adottare misure di sicurezza, il controllo e le sanzioni previsti dalla legge, e le novità normative che entreranno in vigore nel 2024.

La situazione degli infortuni e delle morti in Italia

Il primo fattore da considerare è la gravità della situazione degli infortuni e delle morti sul lavoro in Italia, che rappresenta un grave problema sociale ed economico. Secondo i dati dell'INAIL, nel 2023 si sono verificati in Italia 1.023.000 infortuni sul lavoro, di cui 1.021 mortali, con un aumento rispetto al 2022 del 2,4% per gli infortuni e del 3,8% per le mortihttps://smodin.io/it/riorganizza-automaticamente-il-testo-in-italiano-gratuitamente. Gli infortuni e le morti sul lavoro hanno un impatto negativo non solo sulla salute e sul benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, ma anche sul sistema produttivo e sul bilancio pubblico, in termini di costi sanitari, assistenziali, previdenziali e giudiziari. Si stima che il costo sociale degli infortuni e delle morti sul lavoro in Italia sia di circa 30 miliardi di euro.

Gli obblighi delle imprese di adottare misure di sicurezza

Il secondo fattore da considerare è l'obbligo delle imprese di adottare misure di sicurezza adeguate per prevenire e ridurre i rischi sul lavoro, in conformità alla normativa vigente. Il decreto legislativo 81/08, noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, è la principale fonte normativa in materia di sicurezza sul lavoro in Italia, che recepisce le direttive europee e disciplina gli obblighi e le responsabilità dei datori di lavoro, dei lavoratori, dei dirigenti, dei preposti, dei medici competenti, dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dei servizi di prevenzione e protezione, e degli organismi di vigilanza e controllohttps://www.paraphrasing.io/it/article-rewriter. Il decreto legislativo 81/08 prevede che le imprese debbano effettuare una valutazione dei rischi, redigere un documento di valutazione dei rischi, nominare un responsabile del servizio di prevenzione e protezione, designare un medico competente, fornire ai lavoratori una formazione e un'informazione adeguata, dotare i lavoratori di dispositivi di protezione individuale, effettuare la sorveglianza sanitaria, e comunicare gli infortuni e le malattie professionali all'INAIL.

Il controllo e le sanzioni previsti dalla legge

Il terzo fattore da considerare è il controllo e le sanzioni previsti dalla legge per le imprese che non rispettano gli obblighi di sicurezza sul lavoro. Il controllo e la vigilanza sulla sicurezza sul lavoro sono affidati a diversi soggetti, tra cui l'INAIL, l'ISPESL, le ASL, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, i Vigili del Fuoco, e le Commissioni Mediche INPS. Questi soggetti possono effettuare ispezioni, verifiche, accertamenti, e indagini sulle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, e possono disporre la sospensione dell'attività lavorativa in caso di gravi e imminenti pericoli. Le sanzioni previste dalla legge per le violazioni degli obblighi di sicurezza sul lavoro sono di natura amministrativa, penale, e civile, a seconda della gravità e delle conseguenze delle violazioni stesse. Le sanzioni amministrative consistono in multe pecuniarie, che possono variare da 500 a 64.000 euro, a carico del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, e dei lavoratori. Le sanzioni penali consistono in pene detentive o pecuniarie, che possono variare da 3 mesi a 15 anni di reclusione e da 516 a 1.549.370 euro di multa, a carico del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei medici competenti, e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Le sanzioni civili consistono nel risarcimento del danno, che può essere richiesto dal lavoratore o dai suoi familiari in caso di infortunio o morte sul lavoro, a carico del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, e dei medici competenti.

Le novità normative che entreranno in vigore nel 2024

Il quarto e ultimo fattore da considerare sono le novità normative che entreranno in vigore nel 2024, e che hanno lo scopo di adeguare la normativa italiana alla nuova strategia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro 2021-2027. Le principali novità riguardano i seguenti aspetti:

• La semplificazione e l'armonizzazione delle procedure e dei documenti relativi alla valutazione dei rischi, alla formazione e all'informazione dei lavoratori, alla sorveglianza sanitaria, e alla comunicazione degli infortuni e delle malattie professionali.

• L'introduzione di nuovi criteri per la classificazione delle imprese in base al livello di rischio, che tenga conto non solo del settore di attività, ma anche delle dimensioni, della tipologia contrattuale, e della presenza di lavoratori vulnerabili (giovani, anziani, donne, migranti, disabili, ecc.).

• L'ampliamento delle competenze e delle funzioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che potranno partecipare alla valutazione dei rischi, alla formazione e all'informazione dei lavoratori, alla sorveglianza sanitaria, e alle ispezioni e alle verifiche sui luoghi di lavoro.

• L'aggiornamento dei requisiti e delle modalità di nomina, formazione, e funzionamento dei servizi di prevenzione e protezione, che dovranno essere più qualificati, indipendenti, e coordinati tra loro e con gli altri soggetti coinvolti nella sicurezza sul lavoro.

• L'integrazione e il potenziamento dei sistemi informativi e delle banche dati sulla sicurezza e la salute sul lavoro, che dovranno garantire una maggiore trasparenza, accessibilità, e interoperabilità delle informazioni e dei dati relativi agli infortuni, alle malattie professionali, ai rischi, alle misure di prevenzione, e alle sanzioni.

Conclusioni

La sicurezza sul lavoro è un tema di grande importanza, che richiede l'impegno e la responsabilità di tutti i soggetti coinvolti: datori di lavoro, lavoratori, rappresentanti sindacali, organismi di vigilanza e controllo, istituzioni, e società civile. La sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo legale, ma anche un valore etico e sociale, che contribuisce al miglioramento della qualità della vita, della produttività, e della competitività del paese. Per questo, è necessario promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, basata sulla prevenzione, sulla partecipazione, sulla formazione, e sull'innovazione, e adeguare la normativa nazionale agli standard europei e internazionali, tenendo conto delle nuove sfide e opportunità.